CATANIA
C’è sempre una luce in fondo al tunnel e a Mascalucia, finalmente, questa è arrivata. Dopo 8 partite di campionato e settimane tribolate, il Città di Mascalucia è tornato a sorridere, battendo nel nono turno di Promozione la Rinascitanetina e ottenendo in casa la prima gioia stagionale.
Un percorso tortuoso quello della squadra etnea, che è riuscita a risalire la china dopo un cambio in panchina e un rafforzamento dell’organico, puntellato adesso con uomini d’esperienza. La strada tracciata è però quella giusta. Umiltà e sacrifici, come dichiara il presidente della società biancoazzurra, Giovanni Spina: «La soddisfazione è grande, anche se sappiamo che questo deve rappresentare solo l’inizio. L’augurio adesso è quello di continuare su questa strada e iniziare un filotto di risultati positivi, non ho smesso mai di crederci».
Il Città di Mascalucia riparte e lo fa con un obiettivo preciso, la permanenza nella categoria: «Quella di domenica è stata una liberazione, una vittoria che abbiamo fortemente voluto. Vorrei che la squadra ripartisse da questo spirito. Il nostro obiettivo rimane lo stesso. Ottenere la salvezza ma soprattutto far crescere i nostri giovani, che sono il nostro orgoglio. Basti pensare che i marcatori dell’ultima gara sono tutti degli under, prodotto del nostro settore giovanile».
Con 5 gol in 9 partite, l’attacco del Mascalucia rimane ancora il meno prolifico del gruppo D di Promozione, ma dalla gara di domenica emerge un dato importante: «Abbiamo segnato 3 reti, mentre in tutto il campionato ne abbiamo realizzate soltanto due. Questo dato mi fa capire che qualcosa è cambiato. In ogni caso, abbiamo già programmato di intervenire a dicembre sulla squadra, inserendo 3-4 uomini d’esperienza che potranno senz’altro darci una grande mano».
Cosa serve al Città di Mascalucia per invertire la rotta? «Serve la concentrazione giusta ma soprattutto la serenità. In quest periodo difficile – continua il presidente Spina – siamo stati sereni e non abbiamo mai perso la bussola. Ci abbiamo sempre creduto e adesso ci crediamo ancora di più».