CATANIA
Sensi vietati, cantieri, controlli della polizia, appelli all’uso di mezzi pubblici e chi più ne ha, più ne metta.
Sulla circonvallazione negli ultimi anni si è fatto ogni tipo di tentativo anticaos.
Ad oggi, però, la sostanza non cambia: dall’uscita dell’Asse fino a piazza Mancini Battaglia, passando dal Corso Indipendenza e via XXXI Maggio, ogni mattina è un lungo, lunghissimo torpedone di macchine con i pendolari costretti ad armarsi di pazienza e sperare, nel frattempo, che ci siamo tamponamenti a complicare le cose. Ecco com’era oggi la situazione dal viale Doria fino al viale Ulisse.
Dove non arrivano i sistemi tradizionali, può dare una grossa mano il web. Perchè per limitare il traffico sulla circonvallazione le alternative non sono molte e vanno sfruttate tutte.
«La polizia municipale di Catania ha a disposizione una centrale operativa all’avanguardia che potrebbe dare notizie utili all’intera collettività. Attraverso una specifica “App” i pendolari potrebbero sapere in tempo reale la situazione sul traffico nella circonvallazione e ricevere suggerimenti per trovare quei percorsi alternativi e più veloci che gli consentano di raggiungere il punto desiderato. Una versione di “google maps” più etnea e precisa».
A parlare è il presidente della commissione al Bilancio Vincenzo Parisi. Accanto a lui consiglieri, tecnici, esperti e agenti della polizia municipale.
«Nell’immediato applicheremo sistemi tradizionali con l’impiego del senso vietato nel tratto finale di via XXXI Maggio che non potrà più essere percorso in direzione di Corso Indipendenza- dice il presidente della commissione alla Viabilità Carmelo Sofia- poi sarà la volta di una minirotonda nell’incrocio con via Selvosa per evitare altri incidenti».