Prova e riprova, la Virtus Francavilla vince con pieno merito contro un Catania inerme. In 10 contro 11, i pugliesi riescono a creare una serie incredibile di occasioni. Il portiere Pisseri salva gli etnei fino al novantesimo, quando Nzola (giustamente) dà il successo ai suoi.
E pensare che Lo Monaco, dopo la trasferta di Foggia aveva chiesto ai giornalisti di non insistere nel tessere le lodi di Pisseri. Onestamente è ben difficile. Considerando che il numero 12 del Catania, soprattutto in trasferta, è sempre protagonista, spesso il migliore in campo. Anche oggi in casa della Virtus Francavilla è stato così: lui ha salvato gli etnei almeno in quattro occasioni nitide, prima del gol. Dall’altra parte, niente: il Catania formato trasferta. Zero vere occasioni. Non serve nemmeno la terza maglia, quella che sembra una tuta mimetica: di spirito combattivo se ne vede ben poco. Quel che è più grave è che gli etnei giocano in superiorità numerica per 55 minuti. Insomma, riemergono i soliti limiti di una squadra che non riesce a crescere in personalità. Nelle ultime trasferte, c’erano stati timidi segnali di crescita. Oggi, tutto è stato cancellato. Una difesa (seppur con l’alibi delle assenze) sempre in difficoltà; un centrocampo poco brillante; un attacco assente.
PARTITA. Djordjevic non ce la fa, spazio a Parisi. In attacco, Di Grazia in non perfette condizioni deve lasciare spazio a Calil. Mazzarani gioca dietro le due punte. Per il resto, è la squadra attesa, compreso il duo che sostituisce gli squalificati Bergamelli e Gil: in campo vanno De Santis e Bastrini.
Il tema tattico iniziale è chiaro: il Catania prova a fare il match, la Virtus tiene botta e sfrutta il campo stretto per chiudere tutti gli spazi. Lascia sfogare gli etnei e poi va in attacco, spesso in contropiede, ma col tempo anche costruendo qualche azione veloce. A breve, diventerà padrona della partita. Ii brividi li corre solo il Catania. Il primo lo porta lo spauracchio Nzola e ai rossazzurri va proprio bene. Il numero 9 dei pugliesi sfrutta la sua velocità, coglie di sorpresa De Santis e Bastrini e si presenta a tu per tu con Pisseri, ma manda incredibilmente alto. Anche un diagonale di Prezioso fa sussultare i tifosi dello stadio Giovanni Paolo II, ma la palla finisce a lato. Il Catania fa girare il pallone per vie orizzontali, ma non sfonda.Deve attendere uno svarione avversario che, al 37′, lancia Paolucci verso la rete. Casadei, il portiere della Virtus Francavilla, lo stende a pochi metri dall’area e viene espulso. Rossazzurri in superiorità numerica. La punizione seguente finisce sulla barriera, ma il Catania adesso ha un vantaggio in più che non saprà sfruttare. Parisi può sbloccare la partita: il suo tiro finisce di poco alto.
Nel secondo tempo però sembra che in superiorità numerica giochino i pugliesi. Pisseri si esibisce in due ottimi interventi. Prezioso al secondo su Pastore. Felino su Nzola al decimo. E il Catania? Non pervenuto. Rigoli mischia le carte: esce Paolucci, entra Barisic. Più peso e centimetri lì davanti. I rossazzurri dopo il quarto d’ora provano a prendere in mano la gara, ma gli spazi sono stretti e la manovra è lenta.
Così è ancora Pisseri a diventare protagonista, quasi miracoloso, nella doppia conclusione ravvicinata (74′) di Nzola e Pastore. Entrano anche Di Grazia e Russotto per Buccolo e Mazzarani, ma le occasioni sono sempre per i padroni di casa: Galdean manda di poco alto. Alla fine, meritato, arriva il gol. Lancio da destra, Nzola taglia come il burro la difesa rossazzurra. Si aggiusta il pallone e mette in rete. Per il Catania non c’è neanche il tempo di replicare. E, onestamente, viene difficile pensare che il Catania visto oggi sarebbe riuscito a farlo.