CATANIA
Ad un certo punto, sembrava la solita partita che non la sblocchi più. Cinque traverse (due per la Vibonese) due super parate di Pisseri. Stando alle occasioni il pari ci poteva anche stare, poi il tiro forse meno pericoloso (scoccata da Mazzarani), con una deviazione, diventa diabolico e il Catania vince una partita determinante. Rimangono comunque le perplessità per una squadra che ha letteralmente “bucato” il primo tempo e che, seppur rediviva, nella ripresa, si è dovuta aggrappare al solito Pisseri. Perplessità a parte, ci sono anche tre traverse e altre due occasioni buone, oltre a tre punti d’oro.
Se qualcuno avesse dimenticato Francavilla, in casa rossazzurra, lo striscione esposto dalla curva Sud, richiama subito alle responsabilità: in casa leoni e vincenti… in trasferta inetti e perdenti. Sveglia. Questo si legge e la formazione scelta da Rigoli non nasconde di certo la volontà di una propensione offensiva importante. Anastasi con Russotto (chiamato ad un altro esame) e Di Grazia nel tridente offensivo. Poi Scoppa a sostituire l’infortunato Biagianti, Bastrini ancora al centro della difesa col rientrante Bergamelli e Mazzarani di nuovo portato in mediana. Il risultato? Nel primo tempo una occasione (limpida) su calcio d’angolo. Anastasi costringe ad un difficile intervento il portiere ospite Russo. La Vibonese è compatta sulla propria trequarti e affida a Saraniti l’azione offensiva. Il capitano calabrese sfiora anche il palo su punizione. Il Catania tiene palla, ma come spesso successo nelle ultime partite, le occasioni migliori capitano agli avversari. I calabresi colpiscono due volte la traversa nella stessa azione, concitata, davanti alla porta rossazzurra. Due traverse un po’ casuali, a dir la verità, ma comunque rivelatrici di una pericolosità (e un ritmo) che il Catania non possiede.
Il piglio del Catania nella prima fase della ripresa è un altro. Lo dimostrano le due traverse colpite in sequenza dai rossazzurri. Prima Di Cecco e poi una splendida girata di Mazzarani fanno gridare al gol il Massimino. Anche Russotto prova la soluzione personale. E’ una bella azione chiusa con un gran tiro di sinistro che si infrange sulla traversa. In quanto a pali, etnei dunque in vantaggio (3-2), ma il risultato resta di 0-0 e Pisseri, come sempre ci mette del suo per salvare il Catania. Doppia parata, è non è una novità, prima su Saraniti e poi su Favasuli dopo la ribattuta. Una più bella dell’altra e se il Catania impreca per le tre traverse, ringrazia ancora il suo portiere per gl interventi salva-risultato. Rigoli cambia: Escono Scoppa e Anastasi, entrano Bucolo e Paolucci, due potenziali titolari. Al 76° arriva il gol: il tiro di Mazzarani viene deviato da Manzo e inganna il portiere Russo. Il risultato si sblocca. Fondamentale per un Catania che ci ha provato nella ripresa, ma ha anche rischiato di perdere. Ora i tifosi chiedono di vincere anche in trasferta.