CATANIA
L’obbiettivo è arrivare nella discarica Cisma che si trova fra Augusta e Melilli. Partono dall’Ilva di Taranto, sbarcano a Catania e poi proseguono verso la provincia siracusana. Non si arresta questo carico e scarico di veleni in Sicilia: parliamo dei rifiuti speciali della nota acciaieria pugliese. Ma qualcosa ancora non torna, perché chi amministra l’Ilva su mandato del governo ha deciso di scaricare proprio qui? In un territorio che di problemi di certo non se ne fa mancare…
L’ultimo carico è di 32 mila tonnellate di rifiuti speciali che sarebbero arrivati in Sicilia senza che nessuno ne sapesse nulla. Rifiuti speciali ma non pericolosi. E la Regione cosa sta facendo?
L’ultima denuncia è arrivata un giorno fa dal deputato regionale Vincenzo Vinciullo che ha puntato il dito contro il ministero che avrebbe aggirato le disposizioni del Parlamento siciliano facendo sbarcare il polverino a Catania.
A partire da Taranto sono degli autotreni carichi di polverino. Ci risiamo, dunque, dopo una battuta d’arresto la Sicilia torna a fare i conti con i rifiuti propri e altrui.