CATANIA
“Vesuvio”, “X series”, “Casablanca” e ovviamente il “Pallone di Maradona”. Se per qualcuno questi nomi non significano assolutamente nulla per tanti altri questi sono solo alcuni dei più potenti petardi in circolazione che da qui fino agli inizi del nuovo anno saranno fatti esplodere nelle strade e nelle piazze della nostra isola.
Amministrazioni comunali e forze dell’ordine cercano di correre ai ripari contro tutta questa potenziale santa barbara e così il tempo di Natale diventa il tempo dei divieti e della prevenzione. L’obiettivo è quello di evitare il bilancio drammatico dello scorso anno quando in tutta la Sicilia, dalla vigilia di Natale fino ai primi di gennaio, furono oltre 60 i casi di persone che, tra adulti e bambini, hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche. Anche quest’anno i sindaci di Catania, Palermo e di molti altri capoluoghi dell’isola stanno preparando un’ordinanza in cui si dispone il divieto all’uso dei petardi.
Come per l’anno scorso non si potrà sparare nelle piazze e per strada, ma nemmeno da terrazze, finestre e balconi. Le sanzioni per chi trasgredisce andranno dalle poche decine ad alcune centinaia di euro. Il divieto vale per tutti i luoghi pubblici e per quelli privati da cui possono derivare danni per chi si trova all’esterno. La Questura di Siracusa, intanto, ha avviato una serie di incontri con le scuole medie della provincia in cui Artificieri e unità Cinofile spiegheranno agli studenti i rischi che si corrono usando botti illegali. Azioni di prevenzione a cui si aggiungono quelli intrapresi dalla Polizia Municipale di Catania, questa volta contro la vendita di materiali e luci natalizie non a norma Ce, ma comunque pericolose per chiunque li utilizzi. L’ultimo sequestro in un negozio orientale nei pressi di piazza Santa Maria di Gesù.