Home » Lega PRO » Un catanese a Catania? Il nuovo sogno in attacco si chiama Litteri – Ultima TV

Un catanese a Catania? Il nuovo sogno in attacco si chiama Litteri – Ultima TV


CATANIA

La finestra delle trattative si avvicina, e il valzer delle punte è pronto a partire in casa Catania. La questione attaccante è sempre di moda dalle parti di Torre del Grifo e se già l’amministratore delegato Pietro Lo Monaco ha messo le mani avanti parlando di un colpo importante nel reparto avanzato, ogni giorno vengono accostati nuovi nomi, possibili nuove pedine dello scacchiere di Pino Rigoli.

L’ultimo nome del centravanti a farsi avanti è però diverso dagli altri, non tanto per caratteristiche quanto per provenienza. Un sogno che corrisponde al nome di Gianluca Litteri, roccioso centravanti del Cittadella, ma soprattutto, catanese di nascita e dichiarato tifoso rossazzurro sin da bambino.

Il Bomber classe 1988, dotato di gran fisico e senso del gol, trascinatore dei veneti nella promozione in serie cadetta della scorsa stagione e grande protagonista di quella corrente di Serie B, con dieci gol all’attivo, potrebbe rappresentare un elemento di altissimo profilo visto il curriculum e il senso di appartenenza alla piazza, ma contribuirebbe soprattutto a risvegliare la vena realizzativa in casa rossazzurra, un attacco apparso troppe volte spento e poco incisivo.

Prematuro parlare di trattativa, ma dei sondaggi ci sono stati. “Al Sud il calcio si vive in maniera diversa” ha affermato recentemente lo stesso ragazzo, chissà che il sogno di vestire (finalmente) la maglia della squadra della sua città non stuzzichi anche lui.

Intanto, a Catania non ci si è fermati neanche per Natale e il gruppo, agli ordini di Pino Rigoli, prepara intensamente l’ultima gara di questo 2016, l’impegno di giovedì contro la Fidelis Andria, squadra imbattuta da 12 turni e sopra di un punto proprio ai rossazzurri. Al Massimino si incroceranno le 2 migliori difese del campionato e l’imperativo è vincere, per chiudere l’anno con un pizzico di serenità in più e poi sì, pensare anche al mercato di riparazione.

26 dicembre 2016



Top