CATANIA
C’è chi ha affidato il suo pensiero alla propria bacheca Facebook una volta rientrato a casa. «Il più bel pranzo di Natale della mia vita», si legge. Poche parole che rendono l’idea di cosa è accaduto ieri all’interno della chiesa di San Nicolò la rena, in piazza Dante a Catania. Ore 12, come ogni anno, iniziano i preparativi dei volontari della Comunità di Sant’Egidio. Chi apparecchia, chi pensa alle bibite, chi al cibo, mentre fuori il gruppetto di poveri che attende di festeggiare il proprio Natale si allarga sempre di più. Scoccano le 13,30, è tutto pronto. Si aprono le porte. Uno dopo l’altro bambini, anziani, migranti, uomini, donne prendono posto a tavola accolti dai sorrisi di chi il Natale scegli di passarlo con loro: i volontari.
Ottocento pasti. Primo, secondo, frutta e dolce. Una festa di gente semplice dove chi serve si confonde con chi è servito. A partecipare al pranzo anche l’Imam di Catania. Un Natale straordinario e pieno di speranza per tutti coloro che vi hanno preso parte.
I volontari servono ai tavoli, ci sono anche migranti che si mettono a disposizione delle famiglie meno fortunate e così i poveri sorridono. Nei loro occhi c’è gioia. Si caccia via la solitudine, almeno per un giorno. Parlano, scherzano chiaccherano e il tempo vola via. Poi si brinda e arriva lui: Babbo Natale.
Doni per tutti, grandi e piccini. E poi? Poi ci si saluta e si torna in strada ma con la gioia di aver trascorso un momento di felicità.
26/12/2016