I Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani, hanno eseguito 10 misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Sciacca, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un gruppo criminale dedito ai furti di rame.
L’indagine, durata più di due anni, pone fine ad una serie di condotte delittuose, ai danni di strutture pubbliche e private, che hanno creato disagi all’intera popolazione delle zone colpite per l’interruzione del servizio elettrico, creando assenza di illuminazione delle strade, con conseguente interruzione di pubblici servizi.
Agli indagati sono contestati i reati di ricettazione di elettrodomestici, furto di cavi di rame ai danni della Fondazione “Tenute Orestiadi”, del servizio di illuminazione in via Wainbligen e della piscina comunale di Gibellina; furto di cavi di rame dal servizio d’illuminazione pubblica del comune di Poggioreale; furto e ricettazione di 700 metri di cavi elettrici sottratti presso la diga Delia/Garcia di Castelvetrano; furto di cavi elettrici e tubi di rame presso il supermercato Despar di Partanna; furto della scultura bronzea del “Serpente”, custodita presso il Palazzo di Lorenzo nella via degli Elimi di Gibellina e rinvenuta scomposta in varie parti dai Carabinieri.
I 10 indagati risultano destinatari di una custodia cautelare in carcere, un arresto domiciliare, cinque obblighi di dimora e tre obblighi di presentazione alla P.G. Tra questi Ali’ Bouaziz, 51enne tunisino, già ristretto presso la casa circondariale di Trapani per altri reati, al quale è stata applicata la custodia cautelare in carcere, e Gaetano Mancuso, 25enne gibellinese sottoposto agli arresti domiciliari.
30 dicembre 2016