CATANIA
Da un attaccante che va ad uno che arriva. La storia di Paolucci e tavares. Sliding doors in chiave etnea per il numero nove rossazzurro. Michele da Recanati va vicino a casa (giocherà ad Ancona, nelle marche, la sua regione, ma per lui come scritto su instagram casa è a Catania). Le condizioni per restare però non c’erano più. Sbiadito il ricordo dei 7 gol in ventisei partite nel 2008/2009 quando in A faceva sognare i tifosi del Catania, compreso un mirabolante 0-4 a Palermo. Un ricordo inseguito, perché per lui Catania era importantissima, anche in Lega Pro. Tornerà alle pendici dell’Etna per vivere con il suo amore catanese, ma intanto ha fatto le valigie a malincuore. Nello stesso giorno, anche il portoghese Tavares, dopo 4 gol segnati in partitella ha salutato Catanzaro. Solo due gol di cui uno proprio al Catania. In questo caso ecco la similitudine con Paolucci. Fino ad ora una stagione non certo da incorniciare che deve essere riscattata in altri lidi. Dalle analogie alle differenze: Paolucci non voleva andare, Tavares sì. Attendeva solo il Catania e Christian Argurio che l’aveva avuto anche a Messina nella stagione scorsa. Il suo procuratore l’aveva detto: vuole vestire solo il rossazzurro. Sarà accontentato. Dopo tutto è sempre questione di passione. Quella di chi lascia e vorrebbe tornare e quella di chi arriva per cambiare la sorte, sua e del catania: per sconfiggere la maledizione del nove.