L’8 marzo non è una giornata diverse dalle altre. Cortei, manifestazioni, incontri: lo “sciopero globale” riguarda tutti. Paesi fermi per 24 ore. Non manchreanno però la tradizionale cerimonia celebrativa al Quirinale e le mimose: circa 12 milioni di ramoscelli dorati saranno acquistati quest’anno.
Non chiamiamola più Festa della donna. L’8 marzo non è una giornata diverse dalle altre. Neanche per le donne: che vanno a lavorare come gli uomini, che preparano la colazione, il pranzo e la cena come tutti gli altri giorni, e che si occupano dei figli esattamente come avviene negli altri 364 giorni dell’anno.
Dalle suffragette del 1903 (e la nascita del primo movimento politico femminista) ad oggi, molte cose sono cambiate. Nel 2017, l’8 marzo diventa il “giorno della lotta”.
Oggi sarà una giornata di sciopero globale, anche in casa: lanciato in Argentina, una cinquantina di Paesi saranno uniti virtualmente tra cortei, assemblee, e momenti di riflessione, che caratterizzeranno come l’8 marzo da festivo, da molti decenni a questa parte sia diventato un “fatto” politico.
A Madrid, si svolgerà la veglia contro la violenza sulle donne organizzata dal movimento “Non una di meno”.
E in Italia?… e ancor più: in casa nostra?
Alla protesta sociale, contro la discriminazione e la violenza (i numeri, nonostante il livello d’attenzione sia cresciuto, continua a salire), hanno aderito le sigle sindacali Flc-Cgil, Usi-Ait, AdlCobas, Slai Cobas, Cobas-Confederazione e i Comitati di Base, Usb, Sial Cobas, Usb, Sgb, e avrà la durata di 24 ore e interesserà il mondo della scuola, la sanità, i trasporti locali, quelli aerei e ferroviari (questi ultimi fermi fino alle 21).
A Palermo il corteo è partito alle 10.30 da piazza Indipendenza. Per spostarsi poi fino alla Prefettura.
Al di là delle sigle sindacali lo “sciopero globale” si manifesterà nei modi più diversi: il Polo Tattile Multimediale “Borges” di Catania aprirà le porte gratuitamente alle donne (intera mattina sino alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 senza obbligo di prenotazione). Un’occasione pensata per trascorrere una giornata di festa e di commemorazione all’insegna dell’arte e della cultura.
In tutta l’Isola i luoghi della cultura regionali (con ingresso a pagamento) saranno gratuiti per le donne, una disposizione voluta dall’assessore regionale ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Carlo Vermiglio su iniziativa del ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
La Cisl di Catania ha organizzato l’incontro “Le donne si raccontano” come “insieme di risorse” agli studenti dell’Istituto comprensivo Montessori/Mascagni (via G.Di Gregorio 22 – Catania): un momento di riflessione dove le esperienze vissute da donne impegnate nel mondo dell’impresa, della politica, o dell’arte e dello spettacolo come nel caso della cantante Francesca Alotta, possano essere uno stimolo per non fermarsi e andare oltre alle difficoltà.
A fine incontro si esibirà la compagnia teatrale “Bagnati di Luna” AIPD (Associazione Italiana Persone Down) di Catania.
Il Dipartimento Politiche di genere della Cgil di Catania e la Fondazione Giuseppe Di Vittorio, con la partecipazione dell’Auser, hanno organizzato l’incontro “Donne Fabbricatrici di diritti: Femminismo sindacale, analogie e differenze tra oggi e ieri” (nel Salone Russo di via Crociferi 40), testimonianze dirette dal mondo del lavoro delle istituzioni e le rappresentanti delle associazioni delle donne che racconteranno la lotta passata e presente.
Ma dato che ogni favola che si racconta vuole un lieto fine, oggi comunque non mancherà la tradizionale cerimonia celebrativa al Quirinale: filo conduttore di quest’anno è la pace, e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, renderà omaggio alle donne costruttrici di pace, protagoniste nella promozione di una cultura di pace e di giustizia nei contesti sociali più difficili.
Non macherà neanche la tradizione della mimosa dura a morire: secondo i calcoli dei fioristi di Confesercenti, gli italiani dovrebbero acquistare circa 12 milioni di ramoscelli dorati, addirittura in aumento rispetto allo scorso anno.
8 marzo 2017