Salta prima di nascere l’accordo fra Stracuzzi e l’Acireale. D’Amico, che avrebbe dovuto cedere la mano infatti, non ha confermato le proprie dimissioni, rendendo impossibile la conclusione dell’accordo.
La cordata di imprenditori messinesi ha diramato un comunicato in cui si legge: malgrado il massimo impegno palesato, la cordata non può fare a meno di notare l’atteggiamento palesato dall’attuale presidente dimissionario dell’ASD Acireale Calcio, Nicola D’Amico e l’assoluta mancanza di chiarezza nella conduzione della trattativa.
Annullata la conferenza stampa indetta per domani pomeriggio, martedì 4 aprile 2017, nella quale la cordata di imprenditori che fa riferimento a Natale Stracuzzi interessata a rilevare l’ASD Acireale Calcio, avrebbe presentato il progetto complessivo di rilancio della principale realtà calcistica acese.
Malgrado il massimo impegno palesato – si legge ancora nella nota – la cordata non può fare a meno di notare l’atteggiamento palesato dall’attuale presidente dimissionario dell’ASD Acireale Calcio, Nicola D’Amico e l’assoluta mancanza di chiarezza nella conduzione della trattativa.
Malgrado l’accordo preliminare per la cessione del club granata, firmato nei giorni scorsi dallo stesso presidente uscente, Nicola D’Amico e dal rappresentante della cordata di imprenditori, Pietro Oliveri, D’Amico non ha dato seguito alle sue dimissioni ufficiali bloccando, di fatto, la trattativa. La cordata che fa riferimento al Cap. Stracuzzi, peraltro, sabato scorso aveva già incontrato il Sindaco di Acireale, ing. Roberto Barbagallo, anticipando alla massima Istituzione cittadina le linee programmatiche che la nuova dirigenza avrebbe illustrato anche alla tifoseria granata ed alla città.
Pertanto, la cordata interessata all’acquisizione dell’ASD Acireale Calcio che fa riferimento al Cap. Natale Stracuzzi, conferma la disponibilità a rilevare l’Asd Acireale ma, purtroppo, prende atto che il Presidente D’Amico, malgrado gli impegni assunti ed i proclami esternati, a tutt’oggi non si è ancora dimesso mettendo, con tale atto, in discussione quanto concordato e già sottoscritto.