Akragas e Messina, in comune una salvezza maturata sul campo ma un futuro che proprio non vuole saperne di essere chiaro. La complicata questione societaria e finanziaria è il denominatore comune delle due realtà siciliane, che qualora non risolvessero entro questi giorni le problematiche legate all’iscrizione per il prossimo campionato di Serie C, rischiano seriamente di sparire.
Specchio di un calcio siciliano che annega ancora nei soliti problemi, le vicende delle due squadre isolane, nella corsa all’iscrizione, sono simili ma al contempo molto diverse tra loro. Ad Agrigento la tarttativa per cedere le quote societarie non decollano, Alessi e Giavarini hanno già lanciato l’ultimatum agli imprenditori interessati. La Squadra è stata iscritta, ma la fidejussione non è ancora stata versata e l’attuale proprietà non agirà nuovamente di tasca propria, insomma una corsa contro il tempo (il 14 luglio data finale) che getta i tifosi del Gigante in un incubo.
A Messina le cose non vanno poi tanto meglio, la proprietà non ha presentato la fidejussione, c’è da risolvere prima il pagamento degli emolumenti e delle ritenute fiscali. Nonostante in città si sia fatto avanti uno sponsor locale per sostenere il club peloritano, rimane il rischio di una penalizzazione non indifferente e il parere che la Covisoc, nella giornata di domani, darà in merito ai 330mila euro di indebitamento.
Ore frenetiche, destini incrociati e appesi ad un filo, saranno i prossimi giorni a dire quali e quante saranno le siciliane a giocarsi la prossima Serie C.
6 luglio 2017