Trattative sul filo di lana, attesa febbrile. Le possibilità che Akragas e Messina scalino la montagna iscrizione si riducono col passare delle ore. Dopo la pronuncia della Covisoc, che ha estratto un “cartellino giallo” alle due società siciliane, quest’oggi si avrà un responso definitivo sulla presenza o meno dei due club ai nastri di partenza della nuova Serie C.
A Messina una città spera e trattiene il fiato. Salvarsi si può, ma bisogna agire in fretta. A tener banco la famigerata fideiussione di 350 mila euro, ma anche la ricapitalizzazione del patrimonio societario, per cui la proprietà peloritana in stretta sinergia con l’avvocato Grassani, sta tentando di risolvere al fotofinish.
Il giorno del giudizio per raccogliere la somma necessaria e occuparsi degli emolumenti, tenendo ben presente che a tendere più di una mano ai giallorossi in questo turbolente periodo, ci sono stati i tifosi (1100 sottoscrizioni dell’abbonamento, un vero e proprio gesto di amore verso i colori) e i giocatori stessi, disposti a venire incontro ai vertici per quanto concerne gli stipendi.
Il ricorso è stato presentato anche ad Agrigento, dove l’Akragas è con l’acqua alla gola per mettersi in regola con i parametri imposti dalla Lega. Marcello Giavarini ha già ribadito di non avere intenzione di tornare in sella ma ancora una volta, un aiuto arriverà. Stando alle indiscrezioni che trapelano dalla Valle dei Templi, si accende un barlume di speranza.
Sembrerebbe esserci stato il ritorno della cordata imprenditoriale romana, che avrebbe deciso di prendere possesso del 35% di quote e dettare le linee guide per la prossima stagione. Esatto, prossima stagione, perché Giavarini lascerà la scena sborsando ancora una volta di tasca propria 100 mila euro, cifra al quale si aggiungono gli 80mila di Silvio Alessi con soci di minoranza. I nuovi soci avrebbero già fissato i primi paletti: ritorno di Dario Scozzari come direttore sportivo e conferma di Raffaele Di Napoli i primi due segnali del riassetto societario.
Difficile parlare già di scampato pericolo, ma i tifosi dell’Akragas, dopo mesi di contestazioni e timori, potrebbero tornare a respirare aria più pulita.
La speranza è l’ultima a morire, e la Serie C non è ancora sfuggita, per Messina e Akragas un’altra giornata di passione, un’altra corsa verso il miracolo.
14 luglio 2017