CATANIA
Da 0-2 a 3-2 in otto minuti. Il Catania, tutt’altro che brillante per un’ora (anche a causa dei carichi di lavoro studiati per durare nel tempo), tira fuori tutte le qualità che possiede e vince contro una squadra, la Leonzio, che fa comunque vedere di essere già pronta per la categoria. Emozioni e spettacolo. E’ la prima, è un derby. Atteso per la squadra bianconera che torna nel calcio che conta, ma anche per il Catania che vuole una stagione da protagonista e trova nella squadra dell’ex Rigoli un valido test. Già, l’ex Rigoli, altro tema della partita che comunque serve più che altro per mostrarsi ai tifosi, nella prima gara che vale i tre punti. Lucarelli sceglie il 3-4-1-2. Schiera la difesa titolare con Aya, Tedeschi e Marchese, anche il centrocampo è ricco di nuovi acquisti (Semenzato che arretra spesso in avvio per formare la linea difensiva a 4, Caccetta, Lodi, insieme a Da Silva). In attacco, Mazzaranni alle spalle del duo Pozzebon, Russotto. Non c’è perché non convocato il neoacquisto Ripa, mentre Curiale parte dalla panchina. Nella Leonzio, schierata col 4-3-3, dieci elementi nuovi su undici. Solo D’Amico fra i grandi protagonisti dei successi fra i dilettanti. Attesa anche fra il pubblico. Da notare, le lunghe file ai botteghini, dalle 19.30 in poi. Botteghini aperti dalle 17, anche per chi voleva sottoscrivere gli abbonamenti per la stagione che partirà ufficialmente fra 13 giorni. Una confusione quasi inaspettata che ha portato a lunghe attese, non ipotizzate probabilmente dallo stesso Catania. Sembra che a un certo punto siano finiti anche i tagliandi.
I bianconeri partono fortissimo. Cross di Bollino, Arcidiacono non ci arriva complice la deviazione di Tedeschi. Gioca meglio la squadra di Rigoli. che al tredicesimo trova il gol dell’1-0, meritato: Tedeschi respinge corto, arriva Arcidiacono che mette in rete.
Il Catania a questo punto si scuote. Lodi con una punizione delle sue va vicino all’incrocio, ma l’occasione più ghiotta è sui piedi di Pozzebon che da meno di un metro non riesce a deviare in rete un cross di Russotto. Ogni volta che la Leonzio si affaccia però la difesa rossazzurra balla pericolosamente, in più i bianconeri vanno al doppio della velocità e fanno la partita. Il Catania ci prova con manovre di alleggerimento: Da Silva va al tiro al ventitreesimo ma Narciso para facilmente. Il portiere ospite si ripete al ventiseiesimo su Russotto che solo sulla sinistra da posizione favorevole tira troppo debolmente. Pozzebon ha un’altra chance dopo la mezz’ora ma le polveri sono bagnate. Il Catania prova a costruire dopo il trentesimo, anche perché la Leonzio abbassa un po’ il ritmo. Succede poco fino al 45′ quando Bollino va in slalom fra i “paletti” rossazzurri, sfiora il gol del raddoppio e dimostra ancora una volta che il vantaggio Leonzio è più che meritato.
Il secondo tempo riprende con in campo gli stessi undici che avevano cominciato la gara. Pisseri salva bene al nono su un colpo di testa di Camilleri. Il pallone finisce in angolo e sugli sviluppi Squillace colpisce il palo con una sventola dai sedici metri. Gammone prende il posto di D’Amico nella Leonzio, mentre nel Catania entrano Curiale e Di Grazia per Mazzarani e Caccetta. Secondo cambio anche fra i bianconeri con Giuliano per De Rossi. Il tutto prima che Bollino con una punizione di sinistro mettesse dentro il 2-0 per gli ospiti. Il Catania deve scuotersi: mischia in area bianconera. Tedeschi da terra riesce a servire Russotto. Palla in mezzo e Curiale tutto solo mette dentro: 1-2. DI Grazia velocizza l’attacco rossazzurro, ma è ancora Pisseri a salvare il Catania su conclusione di Giuliano. Arcidiacono poi manda in rete, ma secondo la terna da posizione irregolare. Le emozioni di certo non mancano: merito anche di Pozzebon che, beccato dal pubblico dopo un’occasione vanificata, trova la rete del 2-2, con un gran destro da fuori. Poi corre verso la curva, mani vicino alle orecchie per sentire l’esultanza del pubblico. Lucarelli scappa dalla panchina e chiede in modo veemente ai suoi a tornare subito in campo: la vuole vincere. Ha ragione lui: trascorrono due minuti dal gol di Pozzebon (72′) e Russotto sapientemente imbecccato da Lodi scavalca con un pallonetto Narciso. Il Massimino esplode di gioia: 3-2 e partita capovolta. Finisce così, con il Catania che veste già i panni del protagonista e prova a riprendersi il suo pubblico (che a fine partita canta “vi vogliamo così”) e con la Leonzio che esce sconfitta ma dà l’idea di essere già squadra, al di là degli otto minuti di black out.