La Sicilia si distingue ancora una volta, ben 158 cantieri fermi ed opere pubbliche che restano al palo diventando eterne incompiute.
Un fermo che riguarda le regioni dell’Abruzzo, della Lombardia, della Sardegna, della Sicilia e dell’Umbria.
Il costituzionalista Alfonso Celotto, spiega che: «Il primo problema a causare questa situazione, sono le opere che vengono finanziate per lotti e non interamente; mentre il secondo problema, è quello dei ricorsi sugli appalti per il quale sarebbe necessario prevedere un solo grado di giudizio di fronte al Consiglio di Stato.
Protagonista anche Pachino per il fermo di piccoli appalti, come il centro per immigrati, dove servirebbero 2.200 euro per il completamento, alla ormai infinita vicenda della diga Pietrarossa tra Catania ed Enna.
La situazione non risulta essere nuova, già i lavori aggiudicati nel 1982, erano stati iniziati solo nel 1990 e sono stati completati al 95%.
Per completarli occorrerebbero 50 milioni ma il tutto rimane bloccato con la scoperta, avvenuta 3 anni fa, di un insediamento romano di età imperiale e su cui la Soprintendenza ai beni culturali ha posto un vincolo.
Molti cercano chiarezze e risoluzioni ma a loro nessuno risponde.
21 agosto 2017