Sciopero sì, sciopero no. Al via del nuovo campionato di Serie C mancano (o forse sarebbe meglio utilizzare il condizionale) “mancherebbero” soltanto due giorni, ma la data del debutto inizialmente programmata per il 26 di agosto potrebbe slittare. I motivi dell’allarme si riconducono al braccio di ferro, sempre più intenso tra Lega Pro e Asso calciatori.
La questione stipendi e quella dell’abbassamento da 16 a 14 nel numero degli ‘over’ in rosa gli argomenti che hanno più infastidito il presidente dell’AIC Damiano Tommasi. Necessità di cambiare norme su fideiussioni e controlli Covisoc, richieste che il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina (espressosi anche ai nostri microfoni) ritiene inaccettabili a pochi giorni dal via della stagione. Gravina, ha manifestato la serie di iniziative prese dalla Lega, proposte maturate già mesi addietro per il quale – ha aggiunto – erano stati preavvisati a tempo debito anche gli stessi club.
Dopo giorni di tira e molla, la corda rischia di spezzarsi. L’Associazione Italiana Calciatori pare irremovibile, nessun accordo, manifestato lo stato d’agitazione e la proclamazione di uno sciopero adesso è un’ipotesi più che mai concreta.
Si va verso una rottura che avrebbe del clamoroso e uno slittamento che potrebbe creare, stando alle dichiarazioni del numero 1 della Lega Pro Gravina, a incalcolabili danni. Quella di oggi sarà pertanto una giornata decisiva per il futuro prossimo della terza serie: quando l’esito dell’Assemblea delle società di Lega Pro saprà fugare ipotesi e dubbi, il tutto nel giorno del completamento dei calendari dei tre gironi di Serie C.
24 agosto 2017