In queste ore i siciliani si godono il Natale organizzando le classiche tavolate per i pranzi e le cene in famiglia. Un periodo, il Natale, in cui tutto sembra essere pulito, ordinato quasi magico. Ma poi qualcuno ci sveglia e torna a farci fare i conti con la realtà, cruda e amara: quella della nostra Sicilia.
Quel qualcuno è il neo assessore regionale all’Energia e ai Servizi di pubblica utilità che è tornato a parlare di quello che è stato un leimotiv delle scorse settimane: l’emergenza rifiuti.
“In queste settimane ho studiato e riflettuto a lungo. Sul tema dei rifiuti – afferma Figuccia – mi sembra che sin dagli anni 60 si sia proceduto guardando alle emergenze sotto una guida opaca in un misto di incuria e programmata superficialità. Il risultato di oggi è sotto gli occhi di tutti: camion di spazzatura girano per la Sicilia, sacchetti di indifferenziata stazionano nei cassonetti, impianti mai definiti, città sporche ospitano abitanti e turisti in un clima di rassegnazione. E mentre le discariche sono al collasso, fra presunte ideologie e pragmatismo esasperato, assisto basito a un tutti contro tutti, fra scienziati e burocrati, politici e cittadini, immerso fra rompicapo che da decenni paralizzano la nostra terra senza che nessuno trovi soluzioni. A 4 settimane dal mio insediamento faccio i conti con una grande solitudine, tante notti insonni e 20 ore di lavoro al giorno per pianificare le attività dei prossimi mesi, per fare ordine e per continuare ad inventare soluzioni ai problemi generati dall’incuria e dal disinteresse degli altri”.