TRAPANI
Nuovi reperti rinvenuti all’interno del Parco Archeologico di Selinunte. Sono state trovate, infatti, le tubature costruite dai greci attraverso cui l’acqua poteva arrivare nella case e nuovi ambienti destinati al culto di Hekate. «Abbiamo rinvenuto – afferma Enrico Caruso, direttore del Parco – anche vasi corinzi, oggetti ornamentali, statue ed addirittura un flauto sempre dell’epoca greca. Abbiamo ricostruito le case risalenti all’epoca classica ed ellenistica, dopo la distruzione del 409 a.C. Oggi mostreremo alla stampa la ricostruzione della facciata del Tempio Y. Infatti abbiamo trovato alcuni elementi architettonici che appartenevano alla facciata e siamo riusciti parzialmente a ricostruirla. Si tratta del Tempio dorico, circondato da colonne, più antico tra quelli Selinuntini». Grazie al lavoro svolto dai geologi dell’Università di Camerino si è quindi riusciti ad individuare gli strati più profondi della zona in cui i greci si insediarono. Il Parco Archeologico di Selinunte è tra i più grandi d’Europa e vanta al proprio interno un’intera città e due zone suburbane con piccoli e grandi santuari.
16 gennaio 2018