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Ferrini: «E’ necessario studiare, lo speaker non è un mestiere che si può improvvisare» – Ultima TV


La radio, mezzo di comunicazione di massa degli anni 30, mai come oggi è presente nella nostra quotidianità. In macchina, in casa o a lavoro, intrattiene in tutto il mondo milioni di persone. Ma quanto è difficile lavorare in una radio e diventare uno speaker radiofonico? Il lavoro che c’è dietro è lungo e richiede anni, per acquisire le competenze necessarie a diventare un operatore radiofonico serve dedizione e studio. Viagrande Studios, sempre impegnata alla ricerca di nuove offerte formative, ha pensato anche a questo: il centro etneo di ricerca, formazione e produzione per le arti performative, offre la possibilità di cimentarsi alla scoperta del proprio talento in sala registrazione. Aperto a tutti gli appassionati dilettanti e professionisti, il corso Radio Academy diretto da Ubaldo Ferrini, direttore artistico di Radio Smile e Paola Quattrocchi, speaker di Studio 90 Italia, è il primo del suo genere sul territorio siciliano.

La formazione da sempre è un aspetto curato nel dettaglio da Viagrande Studios, che sottolinea l’importanza dell’assimilazione teorica e dell’approccio pratico nello studio professionale di ogni disciplina. «Per diventare un bravo speaker – spiega Ubaldo Ferrini – è necessario avere una predisposizione: elementi come la versatilità, l’humor, l’improvvisazione, fanno la differenza. Al giorno d’oggi gli speaker  abbondano e se non si tiene il passo è difficile non cadere travolti dalla concorrenza. Altro aspetto fondamentale è lo studio. Studiare è molto importante per imparare il lavoro di operatore radiofonico, io faccio radio da tutta una vita e posso assicurare che lo speaker non è un mestiere che si può improvvisare. Il nostro corso, Radio Academy, è particolarmente efficace perché permette agli allievi attraverso gli stage e tanta pratica di capire davvero se questo lavoro lo si vuole e lo si può fare».

Respirazione diaframmatica, dizione, improvvisazione, rudimenti sul software di automazione, sono solo alcuni dei moduli teorici trattati all’interno di Radio Academy, corso di durata annuale dal mese di settembre a quello di giugno. Contrapposta alla teoria, tanta pratica con stage e dirette radiofoniche, incontri con professionisti del settore, conduzione ed intrattenimento, lavoro di redazione, oroscopo e radio giornale. «Di certo il corso è un trampolino di lancio – continua Ferrini – se non si ha già avuto esperienza sul campo è molto difficile pretendere di iniziare a lavorare da professionista solo dopo un anno di studi. Certo, dipende da caso a caso, alcuni dei ragazzi che hanno frequentato il corso sono riusciti ad approdare in radio abbastanza presto e devo sottolineare che questo dipende molto dal proprio bagaglio d’esperienza ma anche da quanto si è portati a fare questo lavoro. Se si ha un dono naturale e si sviluppano nella maniera corretta le peculiarità attraverso lo studio, ci sono molte possibilità di diventare uno speaker radiofonico professionista molto prima di quanto non si creda».

 



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