SIRACUSA
Gli agricoltori della Sicilia orientale sono stremati dal crollo dei prezzi e si trovano adesso in presidio pacifico davanti i palazzi comunali di Pachino, Vittoria, Santa Croce Camerina, Gela, Donnalucata, Scicli, Licata, Comiso, Pozzallo, i comuni della cosiddetta fascia trasformata. Rivendicano risposte concrete ad una crisi che coinvolge migliaia di famiglie. Il crollo dei prezzi danneggia le aziende. Da almeno tre mesi gli agricoltori chiedono interventi concreti: il pomodorino venduto a 30 centesimi, costa alle aziende un euro. “Visto il perdurare della crisi – ha detto Sebastiano Cinnirella, componente del comitato anticrisi agricoltura Sicilia – e considerato che le aziende agricole con questi ricavati non sono più in grado di onorare gli impegni presi con i loro fornitori, chiediamo un incontro urgente alle massime autorità regionali per reclamare la rivisitazione dei trattati europei, l’attivazione delle norme di salvaguardia e una moratoria di tutte le passività aziendali”. Il sindaco di Pachino, Roberto Bruno, ha espresso solidarietà: “Conosciamo bene la pesantissima crisi commerciale che sta attraversando il comparto. Un crollo dei prezzi che danneggia le aziende e mette in difficoltà le famiglie. Abbiamo fatto tutto ciò che è nei nostri limitati poteri ma continueremo a sostenere i nostri agricoltori. Chiediamo all’assessore regionale alle Risorse agricole, Edy Bandiera, di ascoltare i nostri agricoltori”.
21 marzo 2018