Da una parte c’erano gli spettri del passato e la pressione della piazza, dall’altra l’orgoglio di far risultato dopo una settimana contrassegnata dalla penalizzazione. Lecce e Siracusa scendevano in campo entrambe per rialzare la testa, alla fine il risultato ha sorriso agli aretusei, che stoicamente riescono a strappare un pareggio al Via del Mare, stoppando la capolista.
La partita inizia nel segno del gol, quello di Marino che sfrutta un cross di Arrigoni e buca la porta di Tomei con un colpo di testa: è l’1-0 che sembra già imprimere un segno indelebile al match. Chi pensa ad un Siracusa rinunciatario però si sbaglia, gli aretusei non ci stanno, aggrediscono i giallorossi e al 14esimo trovano il pareggio. Parisi spadroneggia sulla fascia mancina e trova De Silvestro, il colpo di testa dell’ala azzurra è indirizzato sul palo lontano ma Lepore devia la sfera e beffa Perucchini: 1-1 e tutto nuovamente in equilibrio.
Il Siracusa potrebbe addirittura mettere la freccia prima della fine del tempo con Catania ma Perucchini dice di no e salva i suoi, man mano sempre più in difficoltà.
Le emozioni non finiscono nella seconda frazione. Si gioca ad una porta sola. Al 51esimo Tsonev sbaglia il cross ma prende in pieno il palo, sulla ribattuta Di Piazza spreca clamorosamente da pochi passi e grazia gli azzurri. Lecce in costante proiezione offensiva ma Tomei e una poca concretezza sotto porta sbarrano la strada ai salentini. Al 74esimo Saraniti spara alle stelle dall’area piccola, due giri d’orologio più tardi Tomei stoppa la capocciata di Caturano con un colpo di reni.
La gara sembra finita ma la squadra di Liverani ci prova fino alla fine e proprio nell’ultimo dei minuti di recupero si consuma il principale episodio di moviola. Daffara interviene su Mancosu e aizza le proteste di giocatori, dirigenti e allenatore del Lecce, ma l’arbitro giudica regolare l’intervento. Al Via del Mare finisce 1-1, permane l’incubo per i salentini, la speranza per Trapani e Catania. Siracusa che al contrario strappa con grande cuore un punto importante.
31 marzo 2018