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Il trasporto pubblico locale su gomma in Sicilia è a rischio a causa dei tagli imposti dalla Finanziaria regionale.
L’allarme viene lanciato dall’Asstra che raccoglie gli operatori del settore, ma non è stato raccolto dal mondo politico. “Attendiamo ancora di esaminare nel dettaglio le tabelle definitive, ma dalle notizie avute direttamente dai gruppi parlamentari risulta confermato un taglio medio del 19% per il triennio 2018-2020 nello stanziamento al trasporto pubblico locale previsto nella legge di stabilità approvata dall’ARS – dice Claudio Iozzi presidente di Asstra Sicilia – taglio che potrebbe essere perfino maggiore”. Il Parlamento ha approvato anche una norma per vincolare una parte dello stanziamento alle esigenze della Amt di Catania e questo rischia di ridurre ulteriormente i contributi per tutte le altre aziende pubbliche e private del settore Tpl.
“Attendiamo ancora di ricevere dei chiarimenti in merito al taglio operato dal governo regionale, non comprendiamo, inoltre, come possa persistere il ripianamento delle perdite all’Azienda Siciliana Trasporti, a rischio impugnativa da parte di Bruxelles in quanto aiuti di Stato, oltre che rappresentare un cospicuo finanziamento sottratto all’intero comparto. La Regione dovrebbe puntare sull’efficienza qualitativa e quantitativa dei servizi e sul controllo delle percorrenze chilometriche effettivamente esercitate” denunciano i vertici di Asstra Sicilia.
03 maggio 2018