CATANIA
Ancora nessuno sbarco dalla nave Diciotti, arrivata nella serata di due giorni fa al porto con 177 migranti a bordo.
I profughi, secondo la linea dettata dal Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, non potranno lasciare il pattugliatore della Guardia Costiera, se non a patto di una ripartizione tra i Paesi dell’Unione europea dei migranti soccorsi. Anche questa mattina sul molo di Levante è presente solo personale della guardia costiera, della polizia di Stato, della guardia di finanza e dei carabinieri. Non si registra la presenza di volontari o appartenenti alla Protezione civile.
Intanto iniziano a susseguirsi le prime dichiarazioni in merito alla vicenda. Queste le parole del sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna:
“Ho una sensazione di grande pena dal punto di vista umano. Non dobbiamo dimenticare che abbiamo a che fare con esseri umani. Trattenerli qui ancora per alcuni giorni non mi sembra dal punto di vista umano una cosa molto corretta”. Secondo Ammatuna a Catania potrebbe accadere quanto accaduto nei mesi scorsi a Pozzallo: “a Pozzallo solo 50 migranti sono stati già trasferiti in Francia ma per quanto riguarda la Germania, il Portogallo e la Spagna, tutti paesi che avevano assunto l’impegno di prendersi questi migranti, l’impegno non è stato mantenuto. Questi paesi europei assumeranno l’impegno e poi i migranti rimarranno sempre in Italia, è il solito gioco scorretto dell’Europa. Il ministro Salvini – ha sottolineato Ammatuna – parte da un’analisi corretta: la posizione dell’Europa è assolutamente sbagliata. A essere drastici sono i metodi, per cui non posso condividere la decisione di trattenere questi migranti in una nave”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche i Radicali di +Europa, che a partire dalla mezzanotte scorsa hanno indetto uno sciopero della fame ad oltranza per protestare contro la gestione del Governo della situazione della nave Diciotti. Lo scioperò durerà “fino al ripristino della legalità, del diritto internazionale e dei diritti umani per i migranti e i militari “sequestrati” dal Governo italiano”. L’azione ha anche l’obiettivo di chiedere l’attenzione del Presidente Sergio Mattarella, Capo delle Forze Armate, affinché ponga fine alle violazioni in atto.
22 Agosto 2018