CATANIA
<<A.A.A. Cercasi piano viario disperatamente>>. E dopo due settimane dall’apertura delle scuole in quel “quadrilatero” composto da viale Doria, dal viale Odorico Da Pordenone, da via Etna e da via Caronda c’è la nuda e cruda verità che le auto in coda e il concerto dei clacson dei pendolari ha amplificato, rendendolo un eco insopportabile per un quartiere che già deve fare i conti con un manto stradale ridotto ad una gruviera.
Che sia la corsia che porta ad Ognina oppure quella che porta a Monte Po non importa: bisogna armarsi di pazienza, mettersi in fila e aspettare, aspettate e aspettare ancora. Uno dei principali snodi viari dove non si vede l’ombra di una pattuglia della polizia municipale e dove regna il caos con macchine che passano da una carreggiata all’altra rischiando di provocare un incidente stradale e di mandare la viabilità in tilt. Dalle 8 alle 9 di mattina e poi intorno alle 13 sono gli orari considerati da bollino rosso: si formano lunghi torpedoni di macchine in coda che arrivano fino alla rotonda di San Nullo oppure- dall’altra parte della circonvallazione- fino al viale Ulisse. Anche oggi sarà così. Meglio andare a piedi allora? Assolutamente no.
Pure sulle strisce pedonali e con il semaforo a chiamata tanti non riescono (oppure non vogliono?) fermarsi davanti al povero malcapitato che cerca di raggiungere l’altra parte della circonvallazione. Per riuscirci bisogna raccogliersi in piccoli gruppetti altrimenti il singolo studente è praticamente invisibile agli occhi di automobilisti e motociclisti.
foto di via Dusmet e via Domenico Tempio